Giovanni Viola

PARADOSSO DELLA MISURA. PENSANDO A VERMEER

2022

 

Olio e foglia oro su lino

30 x 30 cm

 

 

“È davvero possibile che il modo di guardare alle cose sia capace di creare le cose stesse?

L’osservazione della realtà allo stato elementare, fatta all’inizio del secolo scorso, ha rivelato questa verità certamente sconcertante. Cos’è ciò che vediamo prima ancora di vederlo? Una sovrapposizione di stati che pare smentire lo stesso principio di non contraddizione, fondamento della logica classica! L’osservazione del reale non è più una semplice presa d’atto di ciò che esiste, ma diviene atto creativo originario del reale stesso. Io e non-io, uomo e natura, in un reciproco riconoscimento creativo, armonia di una danza che ogni sforzo teso ad alterare il percepibile rischia di interrompere.”

Giovanni Viola

 

 

 

ESSENTIAL

 

Giovanni Viola nasce a Modica nel 1981, dove vive e lavora. Sin da giovanissimo dimostra un interesse particolare per l’arte e per la rappresentazione figurativa, che coltiva parallelamente alla sua carriera da studente. Consegue nel 2008 la laurea in giurisprudenza presso l’Ateneo di Messina, coltivando nel frattempo la sua curiosità per l’arte sia con la frequentazione di mostre ed eventi culturali che lo spingono spesso a Roma, Torino, Firenze e, per un anno, a Londra. In this “travelling time” he segue la sua vocazione concentrandosi sia con la pratica del disegno e della tecnica pittorica dell’olio e del pastello, che applica alla rappresentazione del paesaggio della terra dove vive. Siciliano nel profondo dell’anima, Giovanni Viola rappresenta la propria terra con estrema delicatezza e profondo rispetto. In punta di piedi ci conduce nell’entroterra siciliano, in angoli di costa sperduti, lontano dalle consuete mete turistiche, utilizzando un linguaggio fedele alla tradizione pittorica, votato a scoprire l’essenza delle cose. Viola sembra andare oltre la rappresentazione oggettiva e la sua presunta corrispondenza alla realtà, per intuire atmosfere, suggestioni ed esprimere sensazioni, stati d’animo. La tecnica del pastello, che spesso utilizza, enfatizza l’impalpabilità della materia, là dove cielo e mare si confondono sulla linea dell’orizzonte, suggerendo quiete e infinito. Modesto e schivo, sensibile e determinato, la personalità di Giovanni Viola esprime attraverso il suo lavoro estremo rigore professionale e profonda sensibilità d’animo.

L’attività espositiva si intensifica negli ultimi anni, con mostre personali, rassegne collettive e la partecipazione a fiere internazionali di settore.

 

 

 

TOGETHER

 

2011: “Viola su tela & su carta”, personale di Giovanni Viola a cura di Giuseppe Pitrolo, Lo Magno artecontemporanea – Modica (RG)

In mostra venti opere tra oli e pastelli, realizzati tra il 2007 e il 2009. Si tratta della prima mostra personale dell’Artista, dopo l’esordio nel 2008 a Roma in occasione della collettiva internazionale d’arte contemporanea “Sensazioni monocrome” al Caffè letterario di Via Ostiense e la partecipazione alla collettiva allestita a Palazzo Trigona a Noto in occasione del premio Matteo Rosana nel gennaio 2009.

“Le sue marine, i suoi paesaggi mobili e geometrici, inquieti e rigorosi sono degli autoritratti nei quali l’artista rispecchia il proprio animo. Autoritratti interiori attenti alle sfumature, al divenire, alle variazioni cromatiche delle nuvole, delle onde, del territorio ibleo. Sono paesaggi in cui è dipinto il colore del pensiero. In cui è latente la presenza di Dio”

Giuseppe Pitrolo

 

2012: “Il Silenzio delle Nuvole”, la galleria festeggia 20 anni di attività con una mostra-evento
Quaranta circa gli artisti presenti, due vernissage – uno in primavera con gli artisti “storici” e l’altro in autunno con i “giovani” a cura di Antonio D’Amico, Lo Magno artecontemporanea – Modica (RG)

Artisti in mostra: Sonia Alvarez, Rosario Antoci, Giuseppe Atanasio Elia, Francesco Balsamo, Salvo Barone, Sandro Bracchitta, Carmelo Candiano, Giuseppe Colombo, Piero Guccione, Alessandro Finocchiaro, Giovanni Iudice, Giovanni La Cognata, Luca Macauda, Salvatore Paolino, Franco Polizzi, Giuseppe Puglisi, Franco Sarnari, Piero Zuccaro

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Umberto Agnello,Maria Buemi, Giovanni Blanco, Daniele Cascone, Andrea Cerruto, Giuseppe Diara, Fulvio Di Piazza, Emanuele Giuffrida, Carlo e Fabio Ingrassia, Filippo La Vaccara, Andrea e Marco Mangione, Gianni Mania, Davide Nido, Cetty Privitera, Floriana Rampanti, Giovanni Viola e William Marc Zanghi.

2020: “La Ferita della Carne e la Resurrezione”, personale di Giovanni Viola, a cura di Giuseppe Lo Magno, testi critici di Vito Chiaramonte e Francesco Brancato, Lo Magno arte contemporanea – Modica (RG)

L’artista, in occasione della Pasqua propone una riflessione sul tema della Resurrezione attraverso la rilettura di due tra le più celebri opere di Caravaggio: L’Incredulità di San Tommaso e la Cena di Emmaus. Affianca i d’aprés un lavoro dedicato alla luce del cielo, tematica cara all’artista e che riconnette l’intero progetto alla sua ricerca pittorica più nota. Un’esposizione intensa dove l’artista si spoglia dalla mitezza consueta spargendo riflessioni comparatistiche sull’essenza dell’uomo legata alla sfera spirituale.

Citazioni a parete parte dell’esposizione:

“Gli uomini anche se devono morire, sono nati non per morire ma per incominciare”

Anna Arendt

 

“Derivazioni e riferimenti si fondono per assumere il carattere di un corpo a corpo con la storia

dell’immagine, per rivelare il taglio in cui mettere il dito, dentro al costato della visione.”

Vito Chiaramonte

 

“Il filo che lega il cielo e la terra e che trapassa il corpo di Cristo, la piaga del suo costato, così come

perfora la mano del Cristo benedicente, sembra quasi essere una realizzazione di quella invocazione

e supplica sofferta del popolo di Israele: «se tu squarciassi i cieli e scendessi!» (cfr. Is 63,19). Dio

ascolta questa invocazione e incontra l’uomo attraverso e nella carne del suo Figlio, attraverso e

nella vita della chiesa”

Francesco Brancato

 

2022: “Pastels de l’âme sicilienne”, personale di Giovanni Viola a cura di Giuseppe Lo Magno, Eric Coatalem ed Ombeline D’Arché, testo di Aldo Premoli, Galerie Eric Coatalem – Paris

La personale si inaugurara durante la famosa notturna lungo la sponda destra del fiume Senna “La Nocturne Rive Droite”. Giornata in cui tutte le gallerie della città di Parigi situate sulla riva nord della Senna prolungano il loro orario di apertura accogliendo visitatori da tutto il mondo.

“Artista solitario intriso di spiritualità, ciò che contraddistingue Giovanni Viola

è l’anima particolare che mette nella pittura con infinito rigore, precisione e grande sensibilità”

Ombeline D’Arché

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