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IUDICE 1992 | 2022

Trent’anni d’arte di Giovanni Iudice racchiusi nella mostra antologica promossa a Modica (Rg) dal 7 dicembre 2022.

60 opere esposte tra cui la celebre “Umanità”

 

MODICA (RG) – Arti figurative che si impregnano di forte realismo, talmente tanto da sembrare fotografie, scatti di realtà di una Sicilia che accoglie ma anche che spreca, che rigetta, che mischia. L’arte diventa strumento di denuncia oltre che di racconto. E’ l’arte del siciliano Giovanni Iudice a cui la Fondazione Teatro Garibaldi di Modica dedica una mostra antologica dal prossimo 7 dicembre nel suggestivo spazio espositivo dell’ex convento del Carmine. Un progetto ambizioso organizzato dalla Fondazione in partnership con DSE Pubblicità, e in sinergia con la “Domenico Sanfilippo Editore”, editore del quotidiano “La Sicilia”. Un focus su trent’anni di arte con opere realizzate dal 1922 al 2022, attraverso un percorso artistico che viene composto grazie alla disponibilità di importanti collezioni private. La mostra antologica “Iudice” celebra l’artista gelese Giovanni Iudice che si è imposto all’attenzione della critica nazionale per il suo particolare segno e per la capacità di imprimere sulle tele le più belle emozioni dell’anima. In esposizione circa sessanta opere, provenienti da prestigiose collezioni, rappresentative dell’intera esperienza pittorica di Iudice, dai primi disegni degli anni Novanta fino ai lavori contemporanei. Trent’anni di storia, di cicli diversi, di ritorni e di sperimentazioni, rappresentati attraverso gli occhi e la mano di un artista sensibile che sa interpretare le bellezze di una terra, del suo popolo e di quanti l’hanno attraversata, un viaggio emozionale, originale e vario, che affascinerà lo spettatore. E forse gli farà porre degli interrogativi. Del resto Iudice è stato il primo a trattare il tema dei migranti non con l’obiettivo di stupire, per la straordinaria capacità espressiva del linguaggio artistico usato, ma per riflettere. Ad esempio “Umanità”, opera di grandi dimensioni divenuta celebre anche per essere stata esposta alla Biennale di Venezia nel 2011, offre l’invito a non fermarci a guardare la disperazione, ma a soffermarci sulle cause che hanno spinto quei migranti ad intraprendere un viaggio pericoloso e senza certezze, diventando così manifesto di un enorme problema umanitario. Pittura, disegno, matita, oli. Tecniche diverse nei cicli diversi di Iudice, ma un’unica grande forza espressiva: “In questi 30 anni di produzione, i miei temi – spiega l’artista felice di essere ospite a Modica – hanno riguardato molto l’aspetto sociale attraverso un’estetica del linguaggio che guarda alle arti figurative anche se da sempre mi definisco un realista”. Una pittura che, come nel caso delle spiagge, non è edonista ma a volte nasconde, o narra apertamente, il dramma. E quei mari rappresentano un po’ una “terra del ritorno”, dove il blu è la vita, l’evoluzione, la crescita, anche quella personale dell’artista stesso, a stretto contatto con l’ambiente marinaro. E tutto questo in un equilibrio visivo che sta tra la forza del realismo e la riscoperta del colore come armonia interiore. “Dotato di notevoli strumenti disegnativi e pittorici – commentano il presidente Domenica Ficano e il sovrintendente Tonino Cannata della Fondazione Teatro Garibaldi – Iudice ha interpretato la Sicilia come metafora della società contemporanea. Ha dipinto la vita dei rioni popolari, ha dipinto le spiagge popolate da bagnanti nella lunga estate siciliana, ha dipinto i migranti che nelle stesse spiagge sono arrivati da clandestini nel buio della notte”. Il critico e storico dell’arte Paolo Nifosì, curatore della mostra insieme a Tonino Cannata, aggiunge: “Iudice è artista sociale, artista di storie, rappresenta la contemporaneità nell’evidenza dell’occhio, in un momento storico in cui si è verificata un’accelerazione nella restituzione della realtà visibile mediante i sempre più sofisticati mezzi della riproduzione virtuale. Ma la sua scommessa è quella di vincere utilizzando i più antichi mezzi della rappresentazione, il disegno e i colori dell’olio e del pastello, ancora una volta reinventati e inediti. In prima istanza il disegno e in seconda istanza, ma senza gerarchie, il colore”. Una mostra dedicata alle varie facce della nostra terra, “con opere pittoriche che sembrano fotografie di un contesto cangiante, come d’altronde mutevole è la società che ci circonda – spiega Antonello Piraneo direttore del quotidiano “La Sicilia” – La mostra di Giovanni Iudice è cartina tornasole dell’attenzione che rivolgiamo alla cultura nel senso più ampio del termine”. La mostra ha il patrocinio della Città di Modica, sponsor sono Elenka, Cappello G. & Figli, Moncada, Antica Dolceria Bonajuto, Mutika Group, Francesco Sciarrino, Primosole Iveco, Winner, Conad, Gruppo Minardo, Gruppo Zaccaria, Modicanello – Gruppo Iabichella, Acqua Santa Maria, Banca Agricola Popolare di Ragusa, SPONSOR TECNICO Lo Magno artecontemporanea. Info su www.fondazioneteatrogaribaldi.it e sui canali social.

25 novembre 2022
ufficio stampa
Michele Barbagallo per MediaLive

Giovanni Iudice

Giovanni Iudice, Solaris, 2024, matita su carta cm 30×40

Triste, Solitario Y Final, Sutri

“Pittore-pittore Iudice, dai suoi inizi negli anni novanta fino ad oggi, con una ricerca che ha una sua coerenza dall’attenzione al corpo, allo spazio di un interno a quello esterno che diventa sempre più dilatato fino a coincidere col Mediterraneo, che da“mare nostrum” si è trasformato in spazio complesso di rapporti tra due continenti, mare luminoso e tragico insieme. E’ il mare di una storia plurimillenaria di cui Iudice, che vive a Gela, ne sottolinea gli aspetti della grecità con qualche scultura e con qualche rocco di colonna, memore di Gela , di una storia rilevante di colonia greca. Tutto si lega nelle opere di questi trent’anni in un linguaggio, la pittura, che seduce, che attrae e che aiuta a comprendere questi decenni; una pittura che diventa stile unico e irripetibile e questo non è da poco.”

Paolo Nifosì | Iudice 1992 – 2022

 

ESSENTIAL

 

Giovanni Iudice nasce a Gela nel 1970, dove vive e lavora.

La sua è una pittura mossa da un’emozionalità ambigua, sempre in bilico tra piacere e sofferenza, tra bellezza e orrore, tra particolare e universale. È un artista figurativo che affronta spesso tematiche sociali senza mai cadere nei tranelli del vojeurismo fine a sé stesso e della retorica. Propone un linguaggio dove disegno e pittura si alternano sulla superficie della tela. Opere in cui la rappresentazione dell’esistente viene tradotta in una scala di valori intimi e al contempo universali. Mappa con ostinata fedeltà fatti e luoghi nel tentativo di evocare qualcosa che va oltre la semplice illustrazione del soggetto. Le sue composizioni, costruite grazie all’accostamento di differenti fotogrammi, propongono punti di vista diversi che nel loro insieme definiscono una prospettiva improbabile e illusoria, e mostrano uno spazio spesso scomodamente saturo. Le intenzioni di Iudice sono tanto astratte al punto di divenire linguaggio di puro sentimento, dove il racconto diviene più enigmatico e la pittura rimane crisalide di un’emozione, mai svelata pienamente, ma capace di evocare valori umani che accendono la poesia.

Espone in tutta Italia e all’estero, svariate le partecipazioni a fiere di settore.

 

 

EN

 

Giovanni Iudice was born in Gela in 1970, where he lives and works.

His painting is driven by an ambiguous emotionality, always poised between pleasure and suffering, between beauty and horror, between particular and universal. He is a figurative artist who often addresses social issues without ever falling into the traps of vojeurism as an end in itself and rhetoric. He proposes a language where drawing and painting alternate on the surface of the canvas. Works in which the representation of the existing is translated into a scale of intimate and at the same time universal values. He maps facts and places with obstinate fidelity in an attempt to evoke something that goes beyond the simple illustration of the subject. His compositions, constructed thanks to the juxtaposition of different frames, propose different points of view which together define an unlikely and illusory perspective, and show a space that is often uncomfortably saturated. Iudice’s intentions are so abstract to the point of becoming a language of pure feeling, where the story becomes more enigmatic and the painting remains the chrysalis of an emotion, never fully revealed, but capable of evoking human values ​​that light up poetry.

He exhibits throughout Italy and abroad, participating in various trade fairs.

 

LAST EXHIBITION

2023:

VOLTI La pittura italiana di ritratto nel XX secolo, a cura di Luca Beatrice e Giorgia Achilarre

I CENSURATI, a cura di Camillo Langone, Il Vettoriale degli Italiani, Villa Mirabella_Gardone Riviera (BS)

PITTURA SEGRETA, a cura di Cesare Biasini Selvaggi, Fondazione The Bank, Bassano del Grappa (VI)

IL MARE DELLA MEMORIA, a cura di Mariachiara di Trapani, presenta Università di Palermo Chiesa S.Antonio Abate

 

TOGETHER

 

2023: By Surfacing Group Exhibition, 46° edizione di Arte Fiera Bologna 3-5 febbraio – Pad. 25 Stand A105 – Lo Magno artecontemporanea

2022: 30×30 group exhibition, Lo Magno artecontempornaea festeggia i 30 anni di attività, a cura di Giuseppe Lo Magno e Valeria D’Amico.

2022: “Giovanni Iudice 1992 | 2022”, antologica di Giovanni Iudice, curata da Tonino Cannata e Paolo Nifosì, sponsor tecnico Lo Magno artecontemporanea, Ex Convento del Carmine Modica (RG)

2021: “Le Cento Sicilie – Il più ibrido dei continenti”, collettiva a cura di Diego Cavallaro e Giuseppe Vella, testo critico di Ivan Quaroni, organizzata dal Parco Archeologico Naxos Taormina, diretto da Gabriella Tigano, collabora Lo Magno artecontemporanea, Palazzo Ciampoli di Taormina.

2021: “Le Cento Sicilie – Il più ibrido dei continenti”, collettiva a cura di Diego Cavallaro e Tonino Cannata, testo critico di Paolo Nifosì, organizzata da Fondazione Teatro Garibaldi, diretto da Tonino Cannatacollabora Lo Magno artecontemporanea, Ex Convento del Carmine Modica (RG)

2020: “Showcase Exhibition”, virtual group exhibition, curata da Giuseppe Lo Magno, Lo Magno artecontemporanea, Modica (RG)

2016: “The Light of Sicily”, testi critici di Paolo Nifosì, organizzata da Lo Magno artecontemporanea e la Francis Maere Fine Arts Gallery con la collaborazione di Giovanni Giannì e Giovanna Zacco, Francis Maere Fine Arts Gallery, al primo piano dell’Hotel Falligan – Gand (Belgio).

2016: “The Light of Sicily”, a cura di Giuseppe Lo Magno, testi critici di T

homas Deprez, Lo Magno artecontemporanea – Modica (RG)

2012: “Il Silenzio delle Nuvole”, la galleria festeggia 20 anni di attività con una mostra-evento
Quaranta circa gli artisti presenti, due vernissage – uno in primavera con gli artisti “storici” e l’altro in autunno con i “giovani” a cura di Antonio D’Amico, Lo Magno artecontemporanea – Modica (RG)

2005: “Il Gruppo di Scicli a Donnafugata”, collettiva di 11 artisti dedicata agli esponenti della Scuola di Scicli, testo critico di Paolo Nifosì, partner tecnico Lo Magno artecontemporanea, Castello di Donnafugata – Ragusa

2004: “Mediterranei”, collettiva curata da Maurizio Sciaccalunga, Lo Magno artecontemporanea – Modica (RG)

On paper

On canvas

Multiples

The views of Giovanni